Questions for new users of Joomla!
La legge dei numeri difficilmente annovera eccezioni. In tutti i campi, sport quindi compreso. Se n’è avuta una piccola ma eloquente conferma anche domenica 14 aprile alla piscina comunale di Bardonecchia, teatro della prima tappa del Campionato regionale piemontese Libertas di nuoto per salvamento, valida anche come Circuito provinciale 2024.
Una sequenza di gare snella, avviata di buon mattino (fischio d’inizio alle ore 9) e aperta alle categorie Piccoli, Giovanissimi, Allievi, Ragazzi e Assoluti: le prime due impegnate sulla distanza dei 25 metri, le altre tre sui 50. Tre anche le specialità previste: nuoto con ostacoli (alla presenza d’un sottopasso da superare), sprint con pinne e staffetta nella formula salvataggio con torpedo.
I numeri, dicevamo. Quelli che fisiologicamente accompagnano (con verdetti puntualmente incontrovertibili) ogni competizione e così è stato pure stavolta, attraverso un postulato tanto semplice quanto inoppugnabile: se una formazione si presenta ai blocchi di partenza numerosa e per giunta dotata di parecchi atleti di spicco ha elevatissime probabilità di tornarsene a casa col ruolo di dominatrice. Esattamente quanto accaduto, passando dall’enunciato generico alla realtà concreta, alla Safa 2000, collaudatissimo team di vertice del Salvamento non solo piemontese, salita a Bardonecchia con un gruppo estremamente compatto e infatti largamente premiata dalla graduatoria finale che l’ha vista ammucchiare oltre il doppio dei punti della seconda classificata, l’Alba Nuoto: 630 contro 274. Supremazia documentata anche dalle singole vittorie (14 su 29) ma soprattutto da un particolare significativo più di molte parole: in ben 2 occasioni (50 mt. Ostacoli e 50 mt. Sprint con pinne Assoluti femmine), la società torinese ha piazzato sue tesserate dal 1° al 14° posto tranne il sesto, conquistato da una atleta proveniente da Alba. Una performance d’insieme che non ha bisogno di spiegazioni!
Ciò evidenziato e premesso, non è che le altre squadre siano rimaste a guardare, anzi. Oltre alla già segnalata Aba Nuoto, seconda nella graduatoria generale e 4 volte sul gradino più alto del podio, si è ad esempio espressa alla grande la Project Sport totalizzando 238 punti (di cui 144 nelle gare individuali sui 25 mt, esattamente come la Safa 2000) e collezionando nell’insieme 8 affermazioni, così come ha saputo brillare soprattutto a livello di individualità anche l’ASD Libertas Nuoto Rivoli, premiata da 3 vittorie e 142 punti complessivi.
Il tutto, non ci stancheremo mai di ripeterlo, calato e contestualizzato nel presupposto di sfondo che da sempre caratterizza e anima simili competizioni, laddove il riscontro tecnico di valore merita ovviamente risalto ma viene comunque dopo l’aspetto squisitamente promozionale e propagandistico dell’evento.
Lo stesso… palinsesto ha poi accompagnato il rinnovo delle cariche regionali visto che anche Enrica Lanza ha deciso di concludere dopo 4 mandati e complessivi 16 anni la sua “avventura” presidenziale e il suo ruolo è stato preso da Gianluca Facchini, factotum della pallavolo Libertas torinese e già massimo dirigente del Centro Comunale di Torino Città che potrà a sua volta contare su uno staff di collaboratori estremamente qualificato, comprendente Pellegrino Barricella, Lisa Martina, Vincenzo Mazzola, Giorgio Pellizzari e Augusto Santi come consiglieri e Lucia Bellone, Marco Codegone, Giorgio Facchini, Daniele Miniotti, Wilma Nebbia e Vincenzo Santoleri quali componenti la Consulta dei Delegati. Per quanto infine concerne i Delegati alla prossima Assemblea Nazionale, la scelta è ricaduta su Tania Patrito e Andrea Salsa.
Stessa spiaggia, stesso mare. Nel segno di una tradizione consolidata e collaudata nel tempo, anche nel 2024 il nuoto piemontese Libertas si ripropone ai suoi aficionados con un palinsesto ben definito, imperniato su pochi ma efficaci presupposti: entusiasmo, aggregazione, ricerca della promozione ancor prima dei contenuti agonistici.
nell’hinterland torinese e articolato in due distinte fasi, peraltro ben coniugate fra di loro grazie a un filo conduttore dialetticamente comune. La prima ha ospitato la minuziosa e circostanziata relazione del professor Fulvio Martinetti, dottore in Scienze Motorie e già Docente in “Teoria e metodologia delle Discipline Acquatiche” presso l’ISEF di Torino e incaricato in “Basi del movimento umano” presso la Scuola Universitaria in Scienze Motorie dell’Università di Torino il quale ha proposto un insolito ma riuscitissimo mix di passato-presente-futuro. Partendo da un analogo intervento fatto
il giornalista professionista Pippo Degrandi (fra l’altro cresciuto a livello sportivo proprio nel nostro Ente) ha ripercorso le tappe salienti di oltre mezzo secolo di storia regionale attraverso ricordi, opinioni e curiosità di venti protagonisti che a vario titolo (atleta, dirigente, gestore, istruttore, tecnico) hanno contribuito a “scriverla” a suon di iniziative intraprese e risultati ottenuti. Una presentazione che si è di fatto trasformata anche in una piacevole rimpatriata consentendo a molti… pionieri del mondo Libertas di ritrovarsi dopo tanto tempo e rivivere almeno per un pomeriggio emozioni e valori del passato: un aspetto, quest’ultimo, particolarmente apprezzato dal presidente nazionale Andrea Pantano che infatti ha voluto familiarizzare con tutti i protagonisti suggellando l’incontro con una significativa foto di gruppo.
Dal suggestivo parco della Mandria a un palazzetto dello sport il cambio di location (come va di moda dire adesso) è oggettivamente innegabile, però i contenuti e soprattutto lo spirito di base sono rimasti almeno uguali e questo, parlando di sport promozionale, è decisamente quel che conta. Ecco perché la Festa dei Campioni con cui la Libertas piemontese ha celebrato le sue stelle del 2023 non ha nulla da invidiare all’analogo evento andato appunto in onda, poco più di un anno fa a pochi chilometri da Torino, per premiare le Eccellenze del 2022. C’è anzi un sottile ma importante filo di continuità tra le due manifestazioni (oltretutto entrambe organizzate nel contesto provinciale torinese), potenzialmente in grado di introdurre anche un principio di itinerarietà per questa cerimonia, stavolta approdata a Giaveno e felicemente abbinata a un avvenimento locale di grande significato: quello che potremmo definire l’Open Day della Kumiai, società di judo con sede principale a Druento e da oltre 10 anni attivissima sul territorio.
