Inaugurato l'Anno Formativo Libertas Piemonte 2016

Martedì 23 Febbraio 2016 15:07 stefano
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Celebrativa e didattica: sono queste le caratteristiche essenziali della serata che il Centro Regionale Piemontese Libertas ha mandato in… onda, il 18 febbraio scorso, nella sala riunioni d’un noto albergo torinese, proponendo un appuntamento ormai diventato parte integrante della sua attività ma arricchendolo e rinnovandolo con nuovi spunti tematici e quindi d’interesse.

Nella circostanza è stato infatti inaugurato, seguendo una tradizione consolidata nel tempo, l’Anno Formativo della Scuola Regionale Libertas ma l’evento non si è limitato al puro aspetto cerimoniale, contemplando come momento caratterizzante dello stesso la Lectio Magistralis del Prof. Visintin che di fatto ha aperto la nuova edizione dei corsi di formazione proposti dalla Scuola Piemontese.
La doppia funzionalità della serata ha offerto al Centro Regionale Libertas l’occasione per radunare tutte le sue componenti: la sfera dirigenziale, il corpo docenti della Scuola, che ha raggiunto le 29 unità, i tecnici già formati e presenti per l’aggiornamento annuale e i nuovi iscritti ai corsi formativi. La fase operativa del convegno è stata aperta dalla Dott.sa Enrica Lanza, presidente sia del Centro Regionale sia della Scuola di Formazione piemontesi, che ha presentato il tavolo dei relatori, composto dal Dott. Gianfranco Porqueddu, presidente Regionale del CONI, dal Dott. Renzo Bellomi, vicepresidente nazionale Libertas, dal Prof. Marco Benati, consigliere nazionale Libertas e dirigente nazionale della Federnuoto, dal Dott. Fulvio Martinetti, responsabile del Dipartimento nazionale Libertas per la formazione, dal Dott. Vincenzo Santoleri e dal Dott. Daniele Miniotti, rispettivamente responsabile e coordinatore scientifico della Scuola Regionale.
La qualificante presenza del Dott. Porqueddu ha offerto lo spunto per ribadire l’importanza istituzionale e l’efficacia pratica del protocollo d’Intesa raggiunto nel 2010 dalla Scuola Regionale Libertas con il CONI piemontese e annunciato proprio in occasione di un’inaugurazione dell’Anno Formativo, quella di 6 anni fa. Nel corso della cerimonia, sono stati inoltre ripercorsi i punti essenziali che hanno contraddistinto la storia e la crescita della Scuola (nata nel 1981 e intitolata alla memoria di Beppe Gilardi, uno dei dirigenti-guida della Libertas negli Anni Settanta) e consegnati gli attestati agli allievi che nel 2015 hanno superato gli esami dei corsi per istruttore di nuoto e per educatore sportivo di base in disabilità. Una figura, quest’ultima, alla quale la Scuola Regionale Libertas dedica ormai da tempo grande attenzione, testimoniata fra l’altro dall’attivazione di una specifica sperimentazione-pilota, riconosciuta e apprezzata anche dal Comitato Italiano Paraolimpico.
Il piatto forte, didatticamente parlando, dell’incontro è stata come anticipato la lezione del Prof. Giorgio Renato Visintin, docente della Scuola dello Sport del CONI di Roma e componente del comitato scientifico della Scuola Nazionale di formazione sportiva Libertas, sul tema: “Un piano di formazione motoria e sportiva: basi neurofisiologiche”. L’interesse della materia trattata, unita alla competenza tecnica e alla dialettica fluente del docente, del resto già dimostrate in numerose altre circostanze, ha fatto sì che l’ora e mezza di Lectio Magistralis filasse via rapida e piacevole, sia per chi aveva già una certa confidenza con le tematiche in questione sia per chi entrava per la prima volta in contatto in modo specifico con le stesse. Nel corso della sua relazione, il Prof. Visintin ha posto soprattutto l’accento su un aspetto fondamentale dell’avviamento allo sport: l’utilità di non “decidere” troppo presto la disciplina sportiva per la quale il giovane è portato ma di farlo solo al momento opportuno e comunque dopo aver creato un’adeguata capacità di base che gli tornerà poi utile qualunque ramo agonistico egli intraprenda.
In sintesi, una serata su più fronti ma con un unico, comun denominatore: creare le basi per il futuro senza dimenticare il passato. Che è poi, sovente, il modo migliore per capire e gestire il presente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Martedì 23 Febbraio 2016 18:00