Il Piemonte fa sempre più Scuola

Venerdì 22 Novembre 2019 11:35 stefano
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Fedele al ruolo di centro-pilota sovente interpretato nel corso della sua ormai lunga storia, cominciata nel 1981, la Scuola Regionale di Formazione Sportiva Libertas del Piemonte ha inaugurato il 20 novembre scorso a Rivoli (Torino) l’Anno Formativo 2019/2020 proponendo quel sano mix temporale fra passato, presente e futuro che da sempre la caratterizza, nell’intento di recepire costantemente le esigenze di novità senza per questo rinunciare agli insegnamenti delle precedenti esperienze o trascurare la contingenza del momento. Un mix che, nella parte introduttiva della cerimonia, è stato virtualmente sintetizzato nell’espressione TAC: ovviamente non la tomografia assiale computerizzata utilizzata dai medici ma un cocktail di tradizione-aggiornamento-cambiamento che è diventato il filo conduttore dialettico nel viaggio fra ciò che la Scuola diretta da Vincenzo Santoleri ha già fatto e ciò che si appresta a fare.

Presentati i principi strutturali, la serata è entrata nel vivo con quello che si può considerare il piatto-forte: la consegna, da parte di Enrica Lanza (presidente sia della Scuola sia del Centro Regionale piemontese) delle attestazioni sportive europee ai tecnici chinesiologi e ai chinesiologi sportivi che hanno sostenuto e superato lo scorso giugno l’apposito esame. Attestazioni che la Libertas può rilasciare avendo ottenuto al riguardo l’apposita autorizzazione dell’UNI, l’organismo nazionale competente in materia. Un riconoscimento di evidente valenza europea che non solo aumenta e qualifica gli sbocchi professionali di chi lo consegue ma consente all’Ente di evidenziare con giustificato orgoglio la sua pole position in questo campo.

Dedicato l’adeguato spazio ai nuovi tecnici professionisti, si è poi passati alla parte più istituzionale dell’incontro: la presentazione del calendario e dei dettagli operativi dei corsi in partenza a fine mese, fatta con la consueta analiticità e chiarezza da Fulvio Martinetti, responsabile nazionale della Formazione Libertas, che si è soffermato in particolare sui nuovi livelli formativi inerenti alle qualifiche tecnico-sportive mentre Daniele Miniotti, direttore scientifico della Scuola piemontese, ha sottolineato l’importanza di muoversi con le opportune conoscenze didattiche ma anche giuridiche e normative, sempre più fondamentali per chi si occupa al giorno d’oggi di sport.

A questo punto, non resta che… studiare. Spazio dunque ai nuovi corsi, nell’ambito dei quali c’è attesa e curiosità soprattutto per la new entry, quello per Professionista del benessere psicofisico: un’altra iniziativa con la quale al Piemonte viene dalla Libertas nazionale conferito l’onore-onere di svolgere quel ruolo guida sperimentale a cui si è fatto riferimento all’inizio. Insomma, una Scuola impegnata a fare sempre più scuola!