Sabato è stato per tutti gli atleti del Judo Libertas Kumiai che hanno partecipato, per Ylenia Scapin che ha condotto l’allenamento dei bambini prima dei fanciulli e ragazzi poi, per tutti i genitori ed autorità presenti, un pomeriggio da ricordare per i momenti di forte commozione e vicinanza ad Alessandro Spadola, lo sfortunato ragazzino di nove anni per cui tutto il Kumiai si è mobilitato nella raccolta fondi per aiutarlo nel lungo percorso di riabilitazione intrapreso.

L’arrivo alle 16 di Alessandro e dei suoi genitori ha reso l’avvenimento unico e con momenti di forte commozione. Mario Del Chierico, per l’occasione impegnato nel ruolo di speaker e moderatore, ha sapientemente coinvolto Ylenia Scapin che ancora una volta si è dimostrata una grande campionessa non solo sul tatami ma anche nella vita, trovando nel suo intervento per Alessandro parole di grande spessore così come molto forte e significativo è stato l’intervento del Presidente Regionale Fijlkam Fabrizio Marchetti.

Isabella, mamma di Alessandro, ha preso la parola visibilmente commossa per il calore e l’affetto trovato ed ha ringraziato tutti i presenti, nel vedere una partecipazione così numerosa e calorosa.

Questa donna e mamma ha saputo trasmettere, nonostante la situazione complessa di Alessandro, una grande serenità ed una grande forza d’animo che devono essere di insegnamento a tutti coloro che alle prime difficoltà si bloccano e non sanno reagire.
Carlo Vietti, sindaco di Druento, e Stefano Cavallero, sindaco di San Gillio, hanno dato la loro disponibilità ad aiutare Alessandro in questo difficile cammino, mentre  per la Libertas Piemonte hanno partecipato il Presidente Regionale Enrica Lanza e il Presidente provinciale Fulvio Martinetti.

Uno dei momenti più toccanti e significativi è stata la consegna del kimono e cintura nera (offerta da Marzialsport), i Trattamenti Olistici (offerti dall’associazione Shekinah) e dei trattamenti riabilitativi in acqua (offerti dalla Scuola Nuoto Libertas Rivoli).  

Alessandro ha poi partecipato al successivo zarei (cerimoniale del saluto a terra) fatto tra tutti i tecnici ed i giovani atleti accorsi molto numerosi a questo evento. Altrettanto intenso è stato il momento della consegna ai genitori di Alessandro del ricavato di questa giornata: 1630 euro.

“Alessandro, è un bellissimo bambino di quasi dieci anni, che abita a Givoletto (TO) con la sua famiglia, nato sano e successivamente per una infezione batterica si è ammalato riportando seri problemi motori e neurologici.

La sua “storia” cominciò a tre settimane dalla nascita dopo una corsa in ambulanza all’ospedale pediatrico a causa di una bronchiolite non diagnosticata, una malattia che avrebbe potuto e dovuto essere curata immediatamente; in realtà il piccolo stava covando subdolamente una pericolosissima setticemia.

Successivamente ad Alessandro furono diagnosticati diffusi e devastanti danni cerebrali: i medici dissero che non avrebbe potuto vedere, camminare, comunicare, sarebbe stato alla stregua di un vegetale. I genitori allora si rivolsero al centro specializzato per il recupero di bambini cerebrolesi AGOR di Verona.

Da qui seguì un lungo interminabile calvario di cure riabilitative, effettuate allo scopo di riattivare le funzioni motorie e cognitive per ridare al piccolo un minimo di autonomia. Tra enormi difficoltà la vita della famiglia (Alessandro ha anche una sorellina maggiore) è profondamente cambiata. Fin da subito, per poterlo seguire e accudire, la mamma ha dovuto rinunciare al suo lavoro, ma tutto ciò, fino ad oggi ha dato risultati confortanti.

I progressi raggiunti da Alessandro sono notevolissimi: ha recuperato l’uso della vista (prima metteva a fuoco solo delle vaghe ombre), ha recuperato il senso del tatto, ha acquisito una buona tonicità muscolare per cui ha iniziato a stare in piedi e, sia pur con l’aiuto di qualcuno, a muovere i primi passi. Ha imparato a leggere e scrivere attraverso l’uso di una tastiera virtuale e con questo sistema riesce addirittura a comunicare il proprio pensiero e le proprie emozioni. Con l’aiuto della idrokinesiterapia ha imparato a nuotare in maniera del tutto autonoma e senza l’aiuto di braccioli o salvagente, nonché ad acquisire la posizione seduta.

Tutto questo fa pensare che le cure che Alessandro dovrà ancora fare potranno aiutarlo a raggiungere risultati ancora più importanti e decisivi per il suo futuro. Oggi Alessandro ha dieci anni e le cure necessarie per aiutarlo in questa terribile lotta per la sua sopravvivenza hanno dei costi proibitivi per una famiglia di ceto medio e con un solo stipendio in entrata.  www.aiutiamoalessandro.it. .

il Judo Libertas Kumiai utilizzerà l’allenamento tenuto da Ylenia Scapinn, che ha aderito all'iniziativa con grandissimo entusiasmo, ai bambini, fanciulli e ragazzi di Sabato 26 ottobre, in aggiunta ad altre iniziative pensate, per una raccolta fondi a favore di Alessandro Spadola.

Sarà richiesto ad ogni bambino, fanciullo, ragazzo partecipante il versamento di una quota simbolica di 1 Euro, quota che sarà possibile, per chi lo desidera, integrare secondo le proprie disponibilità. L’intero ricavato sarà devoluto al temine dell’allenamento a Isabella e Daniele, genitori di Alessandro.